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mercoledì 3 luglio 2013

FOTOGRAFARE IN ITALIA: L’ISOLA D’ELBA


Grandi viaggi, grandi sogni. Paesi esotici, lontani. Immagini nuove, colori e orizzonti sempre diversi. E poi intorno al fuoco, con gli amici, a far vedere i nostri scatti migliori.
Il nostro mondo è grande, grandissimo. Ma se siamo dei bravi osservatori possiamo scoprire che quello che la nostra fantasia ci fa apparire, lo possiamo trovare anche dietro l’angolo.
Non dimentichiamoci che noi italiani viviamo in Italia.

Con tutto quello che si può dire di male sul nostro paese e su chi ci abita, nulla possiamo dire sulle bellezze naturali che abbiamo e che faticosamente riusciamo a mantenere.
Cito solo una dato: l’Italia ha bel 49 siti sul proprio territorio riconosciuti come patrimonio dell’umanità dall’Unesco, più della Cina, della Russia, degli Stati Uniti che hanno in confronto alla nostra penisola, territori a perdita d’occhio.
Siamo un concentrato meraviglioso di arte, cultura e bellezze naturali.
A me personalmente piace viaggiare e conoscere il mondo. Ma ho maturato la convinzione che da ora in poi mi sposterò solo quando non riuscirò a trovare qui a casa mia quello che cerco.
Il mio viaggio ai caraibi. Ho girato in lungo e in largo tutto l’arcipelago caraibico. Chilometri su chilometri.
Fame, caldo, umidità. Per ritrovarmi su una “banale” spiaggia salentina o sarda o siciliana, senza il cibo, senza capire la lingua e senza il calore che solo la tua terra può darti. Certo, usi, costumi, curiosità alle quali non sei abituato. Cosi come gli odori, i colori, i rumori. Ma per quel che riguarda i paesaggi è da ritenersi un viaggio inutile, ovvero,  utile a capire quello che abbiamo fuori dalla porta di casa.
Isola D’Elba
La credenza popolare racconta  che un giorno  da collo di Venere, dea della bellezza e dell'amore, si stacco’ un monile e cadde nelle acque del Tirreno.
Non si è mai scoperto di cosa fosse composto quel monile, ma se ha lasciato tanta bellezza, doveva per forza essere un oggetto molto prezioso, degno di una Dea.
E solo dagli Dei poteva nascere un luogo dove in pochissimi km convivono fondali marini splendidi, montagne con piante secolari, spiagge e calette e piccoli borghi.
Tutto quello che occorre al fotoamatore per trovare la propria dimensione e regalarsi momenti indimenticabili da immortalare con le proprie macchine fotografiche.

BREVI INFORMAZIONI SULL'ISOLA D'ELBA
Distante appena 10 Km dal continente, con una superficie di 224 Kmq, l'Elba è la maggiore isola dell'Arcipelago Toscano e la terza, per grandezza, delle isole italiane, dopo Sicilia e Sardegna.
Solo due dati: 147 Km di costa con spiagge e panorami mozzafiato e gli oltre 1000 mt. di altezza del Monte Capanne: puo' bastare?

Mettiamoci anche una rete stradale principale completamente asfaltata, una rete secondaria idonea al cicloturista o all'escursionista, che permette di scoprire anfratti nascosti di bellezza unica.
Ultima cosa ma non meno importante, un paradiso subaqueo. 

Detto questo, non posso far altro che invitarvi a percorrere le strade in direzione di qualche porto attrezzato per il trasferimento sull'isola.
Vi garantisco che tornerete a casa con dei ricordi meravigliosi.

mercoledì 19 giugno 2013

REFLEX MADE IN ITALY: RECTAFLEX


La fabbrica Rectaflex

Curiosando sulla rete, in un noto sito di aste online, mi sono imbattuto in una vendita di una macchina fotografica vintage di marca a me sconosciuta.  
 Mi ha incuriosito, oltre al prezzo di vendita che era di tutto rispetto, la dicitura "made in Italy".
Allora parto in tromba e scopro che anche il nostro paese, nei tempi che furono, producevano macchine fotocrafiche Reflex di notevole valore tecnico, estetico e funzionale.
Non sto a descrivervi l'immenso piacere nell'aver scoperto questa cosa, e non immaginate l'estremo piacere nel girare l'informazione ai "fortunati" lettori del mio blog :)!!!

Manuale d'uso per l'esportazione

La macchina di cui voglio parlarvi è una reflex classica da  35 mm con otturatore sul piano focale, obiettivi intercambiabili e mirino a pentaprisma.

La prima produzione di fotocamere Rectaflex avviene negli stabilimenti provvisori delle Officine S.a.r.a. a Roma, in Via del Monte delle Capre. Qui fu prodotta la prima fotocamera reflex italiana .

stralcio del manuale

Nel 1948 la costruzione di una nuova palazzina di 4 piani, strutturata secondo i principi di Walter Gropius, venivano realizzate le macchine fotografiche dal pezzo grezzo al controllo qualità oltre all’attrezzeria, i servizi e la mensa.  Ovviamente facevano capo all'azienda anche reparti di ricerca e sviluppo, uffici e disegnatori. Un prodotto completamente fatto a casa nostra.
La Rectaflex fu presentata nel 1947 e  fu la prima SLR equipaggiata con un pentaprisma per la visione ad altezza occhio. L'attacco per gli obiettivi era a baionetta di grande diametro,

La prima curiosità che salta all'occhio è che il primo prototipofu un modello in legno, con il  mirino a pentaprisma invertito destra-sinistra.

Il primo modello di produzione fu la Rectaflex serie 1000 (numeri di serie da 1000 a 1999),poi la serie 2000 (numeri di serie da 2000 a 2999), poi la serie 4000 (numeri di serie da 4000 a 5500) via via sempre più perfezionate ed accessioriate.
L'ultima serie è la 25000. 
Ma è con la Rectafrex 1300 del 1953 che l'azienda tocco' l'apice del successo. Non era solo un concentrato di semplice tecnologia geniale (scattava fino a 1/1300 di sec) ma anche un oggetto bello, gradevole, importante ed ellegante.











Da quello che si puo' capire, l'azienda Made in Italy ha prodotto, dal 1947 al 1953-1955  sfornando poche migliaia di esemplari. Ecco svelato il motivo dei prezzi di macchine da collezione non proprio alla portata di tutti.

La nascita della Rectaflex, per mano del suo fondatore Telemaco Corsi, avvocato con il pallino della fotografia, fu una rivoluzione nel campo delle reflex a visione diretta; per la prima volta si poteva inquadrare ad altezza d’occhio, l’immagine era perfettamente raddrizzata, lo specchio era a ritorno istantaneo (comandato dal pulsante di scatto, semplice ma geniale), il meccanismo dell’otturatore era montato su rubini e perciò silenzioso e preciso, la meccanica pur semplice era estremamente robusta.

Adesso, nell'era globale potrebbe essere banale. In un mondo dove le informazioni viaggiamo alla velocità della luce risulta tutto quasi alla luce del sole. Ma nel primo dopoguerra, dove l'unica fonte di ispirazione erano le proprie capacità inventive, per il resto del mondo questo piccolo capolavoro altro non era che il frutto del genio d'Italia.


Tutto questo l'ho appreso dalla rete (foto comprese ovviamente) . E alla rete vi rimando per tutte le vostre curiosità ed approfondimenti. Sono felice di aver fatto questa scoperta, sono felice di scoprire che, se oggi fotografiamo con le macchine che comunemente troviamo, lo dobbiamo ancora una volta alla gente del nostro paese.

E sono felice di saperne un po di più.


martedì 11 giugno 2013

A LUGLIO IL LANCIO DELLA CANON EOS 70D

Voci molto attendibili danno per imminente il lancio sul mercato della nuova Canon EOS 70D.  Altro non è che il proseguimento naturale della dinastia EOS (a due cifre) con l'aggiunta di qualche pezzettino (il meglio ovviamente) della stra-apprezzata e plurititolata 7D, come ad esempio l'autofocus a 19 punti.  
 Il sensore, stando ai bene informati, dovrebbe salire a  22 Mpixel supportato da processore DIGIC 5.
Si parla anche di corpo in magnesio e display orientabile. 

L'appuntamento per la presentazione è previsto per luglio 2013 e dovrebbe essere l'unica novità reflex di casa Canon disponibile quest'anno.
Attualmente sarebbe sottoposta agli ultimi test da parte di fotografi professionisti.

Per quanto riguarda sempre  tra i prodotti di casa Canon il debutto della EOS 3D, stando alle voci di corridoio, se ne riparlerà tra un bel pò.

La 3D si andrebbe a collocare nel settore del  professionale abbastanza vicino alle prestazioni della EOS 1D X (sensore full-frame da  oltre 30 Mpixel e, AF a 61 punti, doppio processore DIGIC 5+ ,anche per gestire le raffiche da 6 ft/secondo.)


Nel 2014, invece, sembra certo il lancio della nuova EOS 7D Mark II o, Alcuni sostengono addirittura il lancio a settembre 2013, in concomitanza con la presentazione della sua diretta rivale di casa Nikon, la 400D. 


Ma sarà tutto vero?